STUDI DI SETTORE, CORRETTIVI PER I PROFESSIONISTI

L'impatto della crisi sulle professioni non è ancora sufficientemente chiaro. In questo settore, la percentuale dei soggetti in declino (1,7%) è la piů bassa rispetto a tutte le attività economiche soggetti agli studi di settore e analizzate il 2 aprile dalla Commissione Esperti della Sose.

Se le professioni sembrano tenere, e piů di tutte quelle mediche e sanitarie, occorre tenere presenti che le peculiarità del settore professionale renderanno visibili gli effetti della recessione solo nel medio e lungo termine: le variabili ( domanda, numero di prestazioni, costi, compensi e ricavi) sono ancora incerte e lo scenario in movimento. Di conseguenza, il Gruppo di lavoro sulle professioni della Commissione ha approvato un documento (http://www.anmvioggi.it/files/DOCUMENTO%20DEL%20GRUPPO%20PROFESSIONI%20SOSE.pdf) nel quale si legge che si dovrà procedere ad un monitoraggio continuo del settore, analizzando gli effetti discorsivi della congruità e tenendo ben presente che gli indicatori di normalità economica sono stati pensati quando il PIL cresceva.

Scarsissimi, peraltro, i riscontri del questionario proposto dalla Sose, al quale ha aderito un numero non rappresentativo di professionisti.

Giuliano Lazzarini, rappresentante Fnovi nella Commissione della Sose, riferisce: "ho ritenuto opportuno,in sede assembleare, stimolare il direttivo affinché si formino gli Osservatori Regionali per gli Studi di Settore che meglio possono evidenziare le problematiche che investono un'area, ho ritenuto opportuno indicare la nostra Cassa come una fonte di notizie economiche da cui potere attingere ed infine, ho sottolineato come la nostra realtà professionale veda circa 6500 strutture sul territorio all'interno delle quali ruotano piů di 22000 professionisti che rappresentano un capitale umano che sta lavorando pur soffrendo".

La Commissione ha approvato all'unanimità un documento generale (http://www.anmvioggi.it/files/IL%20DOCUMENTO%20APPROVATO%20ALL'UNANIMITA'%20DALLA%20COMMISSIONE%20SOSE.pdf) che individua le linee principali d'azione per l'adeguamento degli Studi di settore:
1) Correttivi relativo al costo delle materie prime;
2) Correttivi per mantenere la rappresentatività;
3) Correttivi congiunturali individuali ;
4) Correttivi su indicatori di normalità economica.
I primi sono soprattutto relativi al costo del carburante; i secondi relativi a coloro che, pur nella fase critica che stiamo vivendo, mantengono le collaborazioni esistenti con possibili contrazioni dei profitti; i terzi sono applicabili in qualsiasi settore in caso la turbolenza sia evidente e varieranno per ogni impresa o contribuente ; gli ultimi applicabili a coloro che hanno una contrazione dei profitti.

"Naturalmente- spiega Lazzarini- i correttivi saranno applicati solo ai non congrui. Ancora una volta è stato sottolineato la non catastizzazione degli Studi e quindi la opportunità di non adeguarsi forzatamente ad uno Studio che non ci rappresenta. Questo è stato compreso perché nell'ultima compilazione 260.000 contribuenti non si sono adeguati andando a compilare la parte".

La revisione del TK22U è prevista per il 22 giugno.

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