RABBIA SILVESTRE, AGGIORNAMENTI DAL FRIULI

Nel periodo dal 24 gennaio e il 4 febbraio u.s. è stata effettuata una campagna per la vaccinazione orale delle volpi, preceduta da un ampia informazione, anche tramite i mass media. Sono state distribuite sul territorio di 68 comuni situati lungo la fascia confinaria con l'Austria e la Slovenia e nei comuni ad essi contermini circa 35.000 esche vaccinali.

"Non abbiamo ancora dati definitivi sull'efficacia dell'intervento- spiega Renato Coassin Direttore Servizio Sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria Regione Friuli Venezia Giulia- Direzione Centrale Salute e P.S. - tuttavia su alcune volpi prelevate e sottoposte ad indagini di laboratorio è stata accertata la presenza di un sufficiente titolo anticorpale, il che ci conforta. Non sono stati segnalati inconvenienti di sorta a seguito dell'intervento".

Per quanto riguarda l'andamento dell'epizoozia, l'ultimo caso è del 22.3 u.s., rilevato in una volpe catturata in comune di Gemona del Friuli (UD), che è un comune che confina direttamente con l'areale fin qui interessato. "Non è esatta la notizia - precisa Coassini- che c'è un caso a Tolmezzo; è stato segnalato per errore. Quindi siamo al 14° caso".

Per contenere l'epizoozia e possibilmente eradicarla in breve abbiamo programmato, come suggerito dal Centro di referenza nazionale delle Venezie e dalla Commissione europea, ben 3 interventi, programmati per maggio, settembre e la primavera del 2010.

"Stiamo continuando il monitoraggio su tutto il territorio regionale- prosegue il responsabile della direzione generale- particolarmente su quello a rischio, cioè quello interessato dal piano di vaccinazione delle volpi, sottoponendo ad indagine di laboratorio gli animali selvatici trovati morti e quelli sospetti. Nei comuni in cui si sono verificati casi di rabbia silvestre e in quelli contermini sono state prese severe misure di polizia veterinaria, compresa la vaccinazione dei cani di proprietà (come saprete da noi il randagismo canino non esiste). I colleghi del servizio veterinario delle ASS, che peraltro, considerati i precedenti, hanno notevole esperienza in materia stanno dando il massimo per tutelare la salute pubblica e la sanità animale nei confronti di questa temibile malattia. Infine siamo costantemente in contatto con il Ministero, il centro di referenza nazionale e con i Servizi veterinari Sloveni e Austriaci, con i quali ci incontreremo prossimamente".

"Per questo motivo e per le misure prese - è la conclusione- si ritiene che la situazione sia pienamente sotto controllo".

fonte Anmvioggi

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