Novitŕ per i professionisti nella finanziaria 2008

Alcune novità previste nella Legge Finanziaria, approvata dal Senato, interessano particolarmente il mondo libero professionale: un nuovo regime forfetario per professionisti singoli con compensi fino a 30mila euro e un credito d'imposta del 15% a chi costituisce, entro il 2010, studi associati con almeno quattro e non piů di dieci soci. Per quanto riguarda il regime forfetario questo riguarda i contribuenti con attività professionale in forma individuale e che presentano congiuntamente due requisiti. Nell'anno precedente a quello dell'opzione, il contribuente deve avere conseguito compensi non oltre i 30 mila euro, non deve aver sostenuto spese per dipendenti, borsisti o co.co.co., anche a progetto. Nel triennio precedente, inoltre, non devono esserci acquisti di beni strumentali per ammontare superiore a 15mila euro. Il meccanismo costituisce il regime naturale dei contribuenti minimi, salvo opzione per le regole ordinarie, con un vincolo triennale di permanenza. Il reddito del professionista si calcola con un criterio di cassa assoluto: compensi incassati meno spese pagate, comprese quelle relative ai cespiti, che dunque non vanno in ammortamento. E' infine ammessa la compensazione di perdite riportate da anni precedenti, secondo regole ordinarie. Il Reddito cosě determinato si tassa con una aliquota del 20% sostitutiva di Irpef e addizionali regionali e comunali. Non è dovuta l'Irap né si dovranno applicare gli studi di settore. Ai fini IVA, il contribuente minimo emette fatture senza addebito di imposta in via di rivalsa e non è consentita la detrazione sugli acquisti. Non ci sono obblighi di versamento o di dichiarazione e si è esclusi dagli elenchi clienti/fornitori. Il vantaggio del nuovo sistema va quindi essenzialmente misurato in termini di semplificazione negli adempimenti e di riduzione dei costi amministrativi piů che nella quantificazione puntuale del carico fiscale. Per quanto riguarda invece i professionisti che intendono incrementare la propria dimensione, la Finanziaria riserva un incentivo sui nuovi investimenti. Sono agevolati studi associati o società professionali derivati dall'aggregazione di almeno 4 ma non piů di 10 professionisti, effettuata fra il 2008 ed il 2010. E' necessario che il lavoratore autonomo svolga l'attività solo nella struttura associata, cessando la partita IVA individuale, e che l'associazione non si limiti a prestare servizi strumentali a quelli tipici del professionista. Il bonus è dato da un credito di imposta pari al 15% delle spese sostenute per acquisti di beni mobili, di programmi informatici e brevetti di tecnologie di servizi. Agevolabili anche spese di ristrutturazione e manutenzione degli immobili con natura incrementativa. L'incentivo riguarda solo i costi sostenuti nei 12 mesi successivi al giorno da cui ha effetto la aggregazione. ( Il Sole-24 Ore, 17 novembre 2007)

fonte ANMVIOGGI

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