ECM, ANMVI: no all'obbligo senza detraibilitŕ

L'anno in corso si chiuderà secondo le vecchie regole: nel 2007 bisognerà conseguire 30 crediti formativi (minimo 15, massimo 60). Per il periodo 2002-2007 il numero complessivo di crediti necessari a saldare il debito formativo è 150. "I crediti acquisiti in numero eccedente rispetto a quello stabilito per il periodo 2002-2006 possono valere ai fini del debito formativo stabilito per il 2007". Ma dal 2008 si cambierà, sia pure con una fase di avviamento transitorio fino a giugno. La Conferenza Stato-Regioni ( Intesa dell' 1 agosto 2007) ha adeguato la formazione continua al Titolo V della Costituzione, rafforzando il decreto istitutivo 502/92: si chiarisce che l'obbligo riguarda tutti, dipendenti pubblici e liberi professionisti, si consolida il ruolo dell'Ordine professionale, si fa leva sull'auto-responsabilizzazione dei singoli operatori sanitari, si chiarisce il ruolo dei provider e delle istituzioni che governano il sistema. Quanto all'obbligo per i sanitari privati, l'Accordo stabilisce che anche i liberi professionisti "sono impegnati ad assolvere l'obbligo della formazione continua essendo eguali le loro responsabilità deontologiche e legali nei confronti dei pazienti e della qualità delle prestazioni sanitarie erogate". Il testo aggiunge che andranno definiti per loro modalità ed incentivi "che servano a facilitare l'acquisizione della necessaria formazione continua. Lo svolgimento di attività ecm andrebbe accompagnato da misure di congrua defiscalizzazione degli oneri sostenuti per la partecipazione ad attività accreditate in ragione del debito da assolvere, atteso che in via di principio nessun onere deve ricadere sui professionisti destinatari di un obbligo normativo". A questo proposito, il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti ha scritto al Ministro della Salute per far presente che l'Associazione considererà effettivamente sussistente l'obbligo ECM "solo quando contestualmente ad esso saranno concretamente attuabili modalità di recupero fiscale totale . Per Scotti " tutti i costi sostenuti per l'aggiornamento ECM - e non solo quelli per le iscrizioni agli eventi formativi- dovrebbero essere totalmente recuperati a livello fiscale. Sarebbe infatti una discriminazione inaccettabile - conclude il Presidente dell'ANMVI- l'acconsentire che i sanitari dipendenti pubblici possano aggiornarsi senza alcun costo ed in giornate lavorative regolarmente retribuite, mentre gli operatori privati fossero costretti a sostenere oneri di spesa per la formazione ECM nonchè perdite economiche per le giornate sottratte all'attività professionale. Sarebbe d'altra parte impensabile credere che questi costi possano ancora una volta ricadere, sia pure in parte, sui provider che devono già far fronte ai rilevanti costi gestionali del sistema ECM".

Qui il testo integrale dell'accordo Stato-Regioni

http://www.ministerosalute.it/ecmimgs/C_18_primopiano_15_listafile_file_0_linkfile.pdf

Qui il commento della FNOVI

http://www.fnovi.it/comunicazioni/Riordino-del-sistema-di-Formazione-Continua_311.html

fonte ANMVIOGGI

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