DUE CASI DI RABBIA IN DUE COMUNI FRIULANI

Due casi di rabbia silvestre nel giro di soli venti giorni sono stati riscontrati su altrettante volpi trovate morte, a un passo dalle case, nei comuni di Gemona e Buja, rispettivamente in via San Pietro e nella frazione di San Floreano. Il pericolo di contagio ha già fatto scattare nelle due aziende sanitarie competenti tutte le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza di animali e persone, individuate in apposite ordinanze che i sindaci di Buja e Gemona hanno provveduto a diffondere, avvisando la popolazione del pericolo e della necessità di vaccinare al piů presto sia i cani e che i capi di bestiame della zona.

In particolare, nell'ordinanza firmata dal direttore generale dell'Ass4 Medio Friuli, Giorgio Ros, all'indomani dell'accertamento del caso di rabbia a carico della volpe trovata a Buja (sarebbe stato trovato morto anche un capriolo, ma non si ha l'esito delle analisi) si legge che per 60 giorni dalla data dell'ordinanza «nei Comuni di Buja, Cassacco, Colloredo di Monte Albano, Magnano in Riviera, Majano e Treppo Grande tutti i cani, anche se muniti di museruola, non possono circolare se non condotti al guinzaglio.

Il dirigente regionale veterinario Renato Coassin-Direttore Servizio Sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria Regione Friuli Venezia Giulia- Direzione Centrale Salute e P.S.-fa sapere che a partire dal 23 maggio verrà effettuata una ulteriore campagna di vaccinazione orale delle volpi, che si ripeterà a fine agosto e nella primavera del 2010 e che interesserà tutto il territorio della provincia di Trieste e di Gorizia, nonché 50 Comuni della provincia di Udine, compresi quelli di Buia e limitrofi. "Va sottolineato - dice Coassin- che questa iniziativa è l'unica possibilità che abbiamo per fermare l'epizoozia, come già avvenuto, del resto, per le precedenti (ultimo caso in regione nel 1995)".

I possessori di cani dovranno segnalare immediatamente all'autorità comunale l'eventuale fuga dei propri cani, ovvero il manifestarsi di qualsiasi sintomo che possa far sospettare l'inizio della malattia come il cambiamento di indole, la tendenza a mordere, il manifestarsi di paralisi e l'impossibilità della deglutizione». Non solo. In quegli stessi comuni, come detto, «è resa obbligatoria la vaccinazione antirabbica per contagio dei cani, nonché dei bovini, bufalini, suini, ovini, caprini e equidi che si trovano esposti al rischio del contagio».

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