CUN: ALZARE IL NUMERO DEI POSTI A VETERINARIA

A pochi giorni dal decreto (http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/7870Defini_cf2.htm) del Ministro Gelmini che ha ulteriormente ridotto i posti disponibili a veterinaria per il prossimo anno accademico da 1201 a 1050, il Consiglio Universitario Nazionale (CUN) ha approvato una mozione (http://www.cun.it/media/102879/mo_2009_07_22.pdf) in cui si parla di "Facoltà penalizzate" e si chiede "una revisione del DM in oggetto che diluisca in un congruo numero di anni le riduzioni apportate agli accessi programmati ai corsi di laurea in Medicina Veterinaria in funzione delle azioni intraprese dai singoli Atenei per adeguarsi ai parametri europei indicati dalla Eeave".

La mozione prende atto "del documento della Conferenza dei Presidi della Facoltà di Medicina Veterinaria approvato nella riunione del 16 luglio 2009 con il quale si rende nota la situazione critica venutasi a creare in molte Facoltà di Medicina Veterinaria a causa delle riduzioni sopra citate".

Nel testo si legge: "la riduzione forte e repentina del numero degli studenti attuata dal DM sopraddetto ha come conseguenza una diminuzione delle risorse assegnate alle Facoltà di Medicina Veterinaria da parte degli atenei con pesanti conseguenze sulla qualità della didattica e della ricerca". E ancora: "la riduzione effettuata sulla base dell'adeguamento delle Facoltà agli standard europei (EAEVE) penalizza fortemente quelle Facoltà che non hanno ancora raggiunto questi standard e che a tal fine richiedono un sostegno". Quindi il Cun ritiene che "alle Facoltà di Medicina Veterinaria, che non hanno ancora acquisito tali parametri, debba essere dato un congruo periodo di tempo per adeguarsi".

Sul Decreto ministeriale si dovrà esprimere la Conferenza Stato Regioni.

Dopo l'incontro del 22 luglio a Roma con i rappresentanti del Ministero dell'Università, l'Anmvi ha aderito alla proposta di istituire un tavolo ministeriale per l'analisi della rilevazione dei fabbisogni formativi, nel triennio 2010-2012, che veda fra i suoi componenti esponenti della professione (Anmvi) e dell'Ordine (Fnovi).

Individuando nella programmazione dei posti disponibili un efficace correttivo alle attuali distorsioni dell'offerta formativa accademica in ambito medico veterinario, l'Anmvi si attende che il Ministero dia prova di una concreta volontà ad agire in direzione di un efficace superamento delle criticità segnalate: esubero di laureati in medicina veterinaria, esigenze di razionalizzazione della spesa e dei finanziamenti, innalzamento qualitativo della offerta formativa accademica e cronica congestione del mercato occupazionale.

L'Anmvi ha sollecitato la tempestiva attivazione del tavolo.

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