CODICE DI TUTELA ANIMALE NEI PRIMI MESI 2010

Una legge che riconosca il diritto alla salute di tutti gli animali dovrebbe essere approvata entro i primi mesi del 2010. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini intervenendo ieri all'incontro 'Uomini e animali. Ma siamo cosi' diversi?'.

''Si tratta di una normativa che riunisce in una legge permanente quello che e' stato il tema della grandi ordinanze che ho emanato durante quest'anno per far fronte alle situazioni di emergenza - ha detto Martini - un vero e proprio codice che armonizza l'intera disciplina in materia e che ruota intorno ad alcuni pilastri''.

Primo fra tutti, l'obbligo del microchip sui cani e di anagrafi canine per garantirne la rintracciabilita' dell'animale. L'obbligo poi di raccogliere e curare i randagi e di ricoverarli in strutture realizzate secondo standard di qualita' e registrati sotto responsabilita' dei sindaci, con servizi appaltati in base ai requisiti di legge e sistemi di trasparenza. ''I ricoveri per gli orfani, infatti, dovranno rispondere a requisiti minimi di qualita', per evitare il ripetersi di episodi in cui i canili somigliavano piu' a dei lager che non a dei rifugi - continua il sottosegretario''. E ancora, la legge prevedera' il divieto di usare esche e bocconi avvelenati e l'obbligo di guinzaglio lungo non piu' di 1,5 metri nelle citta' e nei luoghi aperti al pubblico. Diventera' legge la buona abitudine di raccogliere gli escrementi.

Inoltre, verra' abbattuta definitivamente la lista nera dei cani pericolosi, che non ha basi scientifiche e verra' posto l'accento sulla responsabilita' civile del proprietario; verranno introdotte le tolettature professionali e valorizzato ancora di piu' il ruolo del veterinario.

''Il mio intento, anche attraverso questa legge - e' di far diventare l'Italia il paese piu' avanzato in Europa per quel che riguardala tutela degli animali. Con quasi sette milioni di possessori di cani, c'era bisogno di una regolamentazione del settore.

I dati
E' la Lombardia, con 12.372 ingressi, la regione in cui entrano piu' randagi nei canili ogni anno. Mentre e' il Veneto, con 9.137, la regione dove si sterilizzano piu' gatti.

Ogni anno sono quasi 100 mila i cani raccolti per strada e inviati ai canili di accoglienza comunali e circa 50 mila i gatti randagi sterilizzati: due dati che rappresentano la punta dell'iceberg del fenomeno randagismo. Per quanto riguarda il numero di ingressi di randagi in canile, al secondo posto dopo la Lombardia troviamo il Piemonte, con 9.518 ingressi l'anno, e al terzo il Veneto, con 9.400. A parte Basilicata, Calabria e Sardegna, di cui non ci sono dati, le regioni in cui entrano meno randagi nei canili sono il Molise, con 284 ingressi l'anno, e le province autonome di Bolzano e Trento, rispettivamente con 338 e 357 ingressi. Per la sterilizzazione dei gatti, invece, dopo il Veneto, con 9.137 operazioni, abbiamo la Toscana, con 7.874 sterilizzazioni l'anno, e la Lombardia con 6.728. Fanalino di coda per le sterilizzazioni sono il Molise, che non ha riportato operazioni nel 2007, il Piemonte, che ne ha effettuate 171, e la Valle d'Aosta con 305.

Per contrastare il fenomeno randagismo, che dalle stime coinvolgerebbe circa 600 mila cani il cui controllo puo' diventare problematico quando si riuniscono in branco, ogni anno il Ministero della Salute mette a disposizione delle Regioni un apposito fondo in base alla dimensione del fenomeno, in particolare in relazione al numero dei nuovi ingressi di cani randagi nei canili comunali e al numero delle sterilizzazioni di gatti effettuate dal Ssn.(ANSA).

fonte ANMVIOGGI

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