UNIVERSITA', GELMINI: CAMBIAMENTO FORTE E DECISO

"Serve una capacita' di cambiamento forte decisa senza tentennamenti". Questo il giudizio del ministero dell'Universita' sugli atenei d'Italia, un giudizio che prende le mosse dal nono rapporto del Cnvsu, il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, presentato l'11 dicembre dal ministro Mariastella Gelmini.

Dal rapporto esce "un quadro critico, che fa emergere una situazione tornata, per certi versi, all'assetto poco incoraggiante del periodo pre-riforma, pur in presenza di alcuni elementi di novità, in parte positivi, e in controtendenza rispetto al passato". Ogni dieci studenti iscritti, quattro sono fuori corso, riferisce il rapporto. E ogni cinque iscritti, uno non ha sostenuto alcun esame nell'ultimo anno: "Gli studenti che si impegnano a tempo pieno sono quindi molti meno degli iscritti, sia per le difficoltà incontrate negli studi, sia perchè magari stanno svolgendo una attività lavorativa durante il periodo universitario". Dunque, afferma il ministero, "occorre affrontare seriamente questo problema, estendendo maggiormente l'orientamento e introducendo elementi di flessibilità nei curricula formativi, sviluppando seriamente la possibilità di iscrizione a tempo parziale, invece che a tempo pieno". Possibilità, prevista dalla riforma ma non ancora pienamente attuata.

"Il nostro paese ha ancora paura della valutazione- ha aggiunto il ministro- che invece serve per avere un'idea precisa di come vengono utilizzate le risorse. Dobbiamo cessare di discutere e cominciare a sperimentarla". Dentro al decreto 180 , prosegue Gelmini, gia' "il 7% delle risorse sono legate a qualita' e nell'arco di 5 anni questa percentuale arrivera' al 30%". Gelmini ha poi insistito sul fatto che bisogna "sfoltire i corsi rispolverando il decreto di Mussi e cercando di migliorarlo". Servirà, poi, un "piano di rientro sulle sedi distaccate". Le preoccupazioni sulle fondazioni, poi, dice il ministro, sono "fuoriluogo: nessuno vuole privatizzare l'università o aumentare le tasse"

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