RELAZIONE SUL BENESSERE IN ALLEVAMENTO

Nel corso del 2008 le Regioni e Provincie Autonome hanno espletato "un numero adeguato di controlli e inoltre, ad eccezione di tre Regioni, hanno rendicontato la propria attività", in modo da consentire l'elaborazione della relazione pubblicata (http://www.salute.gov.it/alimenti/benessere/documenti/relazione_2008.pdf) in questi giorni dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario.

La relazione (http://www.salute.gov.it/alimenti/benessere/documenti/relazione_2008.pdf) ministeriale si riferisce agli esiti dei controlli svolti nel 2008 e conclude rilevando la "necessità di migliorare l'uniformità dei dati che dalla periferia arrivano all'Autorità centrale".

Dall'analisi dei dati risulta che l'allevamento delle galline ovaiole è stato sottoposto ad un elevato numero di controlli; sono stati ispezionati il 52% degli allevamenti presenti sul territorio nazionale. La relazione evidenzia che i Servizi veterinari esercitano una intensa attività di vigilanza sull'allevamento da galline ovaiole "in quanto in questa specie animale è ancora diffuso l'allevamento di galline ovaiole in gabbie tradizionali che rappresenta un possibile elemento di criticità relativamente al benessere animale". Nel 2008 sono stati ispezionati 843 allevamenti su un toale di 1626 e sono state rendicontate 237 irregolarità di cui la maggior parte riguardano gli edifici e i locali di stabulazione.

Nell'allevamento di vitelli l'attività di controllo per l'anno 2008 ha interessato il 12% circa degli allevamenti presenti sul territorio nazionale; sono stati ispezionati 5942 allevamenti su un totale di 50.657 e le infrazioni riscontrate sono state 1.188. Le irregolarità riguardano principalmente la tenuta dei registri e il mancato rispetto della libertà di movimento.

Per quanto riguarda i suini sono stati oggetto di controllo circa il 10% degli allevamenti: 3450 su un totale di 33.497 e le infrazioni riscontrate ( 1663 totali) hanno riguardato il personale, la tenuta dei registri e il materiale manipolabile.

Nei bovini ( 7573 aziende ispezionate su un totale di 41.892) le irregolarità hanno riguardato il personale, la tenuta dei registri, gli edifici e i locali di stabulazione; negli ovicaprini (4095 aziende su 39.154) le irregolarità hanno riguardato il personale, la tenuta dei registri e l'attrezzatura automatica e meccanica, mentre per quanto riguarda i cavalli sono state ispezionate 1.023 aziende su un totale di 7.213 e le infrazioni hanno riguardato la tenuta dei registri, gli edifici e i locali di stabulazione. Nessuna irregolarità negli allevamenti di animali da pelliccia, mentre per i conigli, bufali e i tacchini le infrazioni hanno riguardato l'attrezzatura, manuale o meccanica; per gli struzzi i locali di stabulazione e gli edifici, per i broiler il personale e la tenuta dei registri.

I controlli sono stati eseguiti per la verifica delle norme di benessere animale negli allevamenti tenendo conto delle disposizioni della decisione 778/2006/CE entrata in applicazione il 1 gennaio 2008 e della programmazione minima dei controlli prevista dal Piano Nazionale per il Benessere Animale (PNBA) emanato in via sperimentale ad agosto 2008. I controlli hanno riguardato tutte le specie animali rientranti nel campo di applicazione della Direttiva 98/58/CE attuata in Italia con il Decreto Legislativo 146/2001.

fonte ANMVIOGGI

Autore / Fonte:

ACCESSO ALLA SEDE DELL’ORDINE

In ottemperanza alle diverse Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 gli uffici della sede dell’Ordine rimarranno accessibili al pubblico solo per appuntamento.
In caso di necessità si invita ad inoltrare una mail all'indirizzo segreteria@ordineveterinaribari.it indicando il proprio nominativo, il motivo della richiesta d’accesso e un numero di telefono attivo.
Per le informazioni di segreteria è attivo il numero telefonico 3516260167 dalle ore 09:00 alle ore 13:00 dal lunedì al venerdì e il martedì e il giovedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00.
Il lavoro di segreteria sarà comunque svolto in modalità smart working.