OSPEDALI DIDATTICI E "SELEZIONE DARWINIANA"

Chi farà didattica di qualità potrà restare sul mercato dell'offerta formativa universitaria, altrimenti sarà inevitabile che alcune facoltà chiudano. Non è piů un tabů parlare di qualità e di riduzione di posti e sedi universitarie nelle aule accademiche e il convegno di ieri promosso dalla Facoltà di veterinaria di Bologna lo ha dimostrato.

Il Preside Prof. Santino Prosperi è soddisfatto di come sono andati i lavori, "perché è stato un confronto franco, senza terzi fini, in cui ognuno ha detto veramente quello che pensava". Si parlava di didattica pratica, del ruolo e delle prospettive degli ospedali didattici, "un bene e una risorsa comune- secondo le parole del Presidente dell'ANMVI, Sandro Barbacini- che va affidata agli studenti" e che richiede risorse finanziarie e una adeguata organizzazione. Favorire il critical training, permettere agli studenti "di fare e non di guardare"- come osserva il Prof Prosperi- porterà inevitabilmente ad un ripensamento della qualità didattica e ad una "selezione darwiniana".

Invitato a parlare delle capacità professionali pratiche del neolaureato, il Presidente Barbacini ha sottolineato la responsabilità dell'Accademia nel suo ruolo di educatore e formatore delle nuove generazioni veterinarie, una responsabilità che si esplica anche "nel far comprendere agli studenti che la professione veterinaria non vuol dire solo "cani e gatti" ma investe moltissimi campi del sapere e dell'agire professionale. E' interesse della società disporre di laureati capaci di fare- ha dichiarato Barbacini- e la professione sa fare".

"Gli studenti arrivano in Facoltà con un sogno- ha proseguito il Presidente dell'ANMVI- e noi pensiamo che sia giusto non solo lasciarglielo, ma anche renderlo possibile". "L'ospedale didattico " deve soddisfare esigenze di didattica pratica su tutte le specie animali, di referenza, di ricerca e deve trasmettere un metodo e una organizzazione del lavoro". L'ospedale insomma deve essere "in mano agli studenti".

Certamente, sono necessarie risorse finanziarie adeguate e all'altezza degli obiettivi di qualità che l'Accademia è determinata ad innalzare. Sugli ospedali didattici si è avviato un primo confronto Professione-Accademia, che richiede ora ulteriori riflessioni basate sul contributo di tutti.

fonte ANMVIOGGI

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