ONAOSI, interrogazione parlamentare

Il parlamentare Tommaso Pellegrino (Verdi), primo firmatario dell'emendamento che cancellò l'obbligo contributivo dei sanitari privati, ha posto in aula un'interrogazione parlamentare volta a sospendere le azioni di notifica dei contributi ONAOSI negli anni 2003-2006, a verificare illegittimità nell'esecuzione forzata dei pagamenti, di fermi amministrativi, ecc.

Di seguito il testo dell'interrogazione parlamentare.

 

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05309
presentata da
TOMMASO PELLEGRINO
giovedě 18 ottobre 2007 nella seduta n.226


PELLEGRINO. -
Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

i criteri di quantificazione del contributo obbligatorio di tutti i sanitari iscritti agli ordini professionali italiani versato in favore della Fondazione Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani (ONAOSI) negli anni di contribuzione 2003, 2004, 2005 e 2006 - contenevano profili di illegittimità costituzionale;

con sentenza n. 190 del 5 giugno 2007 la Corte costituzionale ha infatti dichiarato «l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2, lettera e), della legge 7 luglio 1901, n. 306 (Provvedimenti pel Collegio-convitto per gli orfani dei sanitari italiani in Perugia), quale sostituito dall'articolo 52, comma 23 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria del 2003), nella parte in cui prevedeva che la misura del contributo obbligatorio di tutti i sanitari iscritti agli ordini professionali italiani in favore della Fondazione Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani (ONAOSI) venisse stabilita dal consiglio di amministrazione della Fondazione stessa;

anche se detti contributi siano stati fissati con regolamenti soggetti ad approvazione dei ministeri vigilanti (salute, lavoro e politiche sociali, economia e finanze), la Corte costituzionale ha espressamente dichiarato l'incostituzionalità di detti contributi in quanto «determinati con atto unilaterale, alla cui adozione non concorre la volontà del privato»;

la Fondazione ONAOSI, attraverso note ufficiali della Presidenza, ritiene che la sentenza della Corte costituzionale di cui sopra abbia determinato un «vuoto normativo», null'altro ritenendo di dover o poter porre in essere nei confronti di migliaia di cittadini sanitari contribuenti;

malgrado la citata pronuncia di incostituzionalità, la Fondazione sta quindi continuando a inviare notifica di pagamento, mediante concessionari, di quote contributive che contrastano con il dettato costituzionale;

malgrado la citata pronuncia di incostituzionalità, in caso di mancato pagamento o di ritardo alcuni sanitari hanno subito il fermo amministrativo di beni mobili registrati (es. automobile);

malgrado la citata pronuncia di incostituzionalità, il contributo ONAOSI continua a figurare come trattenuta sul cedolino paga dei sanitari pubblici -:

se non ritengano opportuno un immediato intervento per sospendere le azioni di notifica, stante la dichiarata incostituzionalità dei contributi ONAOSI degli anni 2003-2006;
se non ritengano opportuno verificare eventuali profili di illegittimità nei casi di esecuzione forzata del pagamento, fermo amministrativo eccetera;

se non ritengano opportuno verificare ed intervenire in merito alle trattenute tuttora operate sullo stipendio dei sanitari dipendenti, le cui quote - le sole rimaste obbligatorie come da Finanziaria 2007 - presentano profili di incostituzionalità;

se non ritengano di assumere le opportune iniziative stante che, allo stato, non si è dato alcun seguito alla pronuncia della Corte costituzionale n. 190/2007, al fine di garantire il ripristino di diritti costituzionalmente garantiti;

se non ritengano che i sanitari contribuenti degli anni 2003-2007 abbiano diritto al rimborso dei contributi incostituzionalmente versati o ad eventuali forme risarcitorie per la violazione di diritti costituzionalmente garantiti;

se non ritengano di disporre ulteriori interventi di verifica sulla gestione amministrativa pregressa della Fondazione nonché ulteriori interventi regolamentari nell'ambito delle attività della Fondazione ONAOSI per ciò che attiene i futuri processi decisionali e di fissazione delle quote contributive, ai fini di una maggiore trasparenza e conformità alla nostra Carta costituzionale.
 
fonte: Camera.it

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