BASTA CON QUESTA UNIVERSITA': la FNOVI chiede un incontro al Ministro Gelmini

Dopo averci riempito di veterinari ora vogliono, con le lauree triennali sanitarie, creare nuovi profili sanitari a cui dovremmo cedere competenze"

Ho partecipato ad un convegno promosso dalla SISVET sul tema: Medicina veterinaria a confronto: Accademia, Sanità, Istituzioni, un percorso congiunto per una sinergia di intenti. Un'altra volta ho dovuto registrare che il titolo del convegno non aveva motivo d'essere. Se una cosa è risultata certa il 5 dicembre, nell'Auditorium del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, è quella che la FNOVI è lontana dal registrare una qualsiasi sinergia di intenti con quanto sentito nel corso del Convegno.

Senza darsi troppa pena di mettere in campo percorsi in grado di valutare le esigenze di disporre di nuovi profili professionali nel nostro settore è stata riproposta, alla presenza del Presidente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) Andrea Lenzi, l'attivazione di profili sanitari (infermiere veterinario, ASU - Assistente Specializzato Ufficiale - ed altri). Questo non ci deve sorprendere, perché le sedi universitarie ed i nuovi corsi si aprono nel nostro Paese in questo modo: studi attuariali, ricerche di mercato o proiezioni relative ai reali bisogni ed alla conseguenti ricadute non sono d'abitudine. Con queste premesse diventa "normale" anche l'apertura a Roma dell'ennesima Facoltà di medicina veterinaria.

L'esigenza di attivare nuove lauree è esclusivamente dell'università, non della Professione e non del Paese. La professione veterinaria non si livellerà verso l'alto all'arrivo di questi "nuovi professionisti", ma questi nuovi competitori a basso costo, titolari di loro competenze "riservate" (che attualmente sono del medico veterinario) lasceranno alla nostra professione solo gli occhi per piangere. Gli ASU sostituiranno i veterinari ufficiali negli impianti di macellazione e gli infermieri faranno la bonifica sanitaria del bestiame.

L'attivazione di nuovi profili e l'ipotizzata iscrizione in sezioni B dell'Albo professionale dei medici veterinari comporterebbe infatti togliere dalle competenze del medico veterinario quelle che saranno da attribuire e "riservare" all'ASU ed all'infermiere veterinario.

Il mio intervento, come d'abitudine, senza molte censure, è rimasto il solo intervento che ha contestato la proposta.

La FNOVI ha chiesto di incontrare il Ministro dell'Università e delle Ricerca Mariastella Gelmini.

Autore: Presidente Gaetano Penocchio

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