A OTTOBRE LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI

E' stato l'eurodeputato Stefano Zappalà, l'"autore" della direttiva europea per il riconoscimento delle qualifiche professionali, a fare l'importante annuncio: nel mese di ottobre il Governo italiano varerà la riforma delle professioni.
Nel corso di un dibattito promosso dalla CIU a Bruxelles in riferimento della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento da parte di tutti i 27 Paesi dell'Unione Europea dei titoli di esercizio delle libere professioni rilasciato da un Paese comunitario, l'On. Stefano Zappalà, Presidente del gruppo italiano dei parlamentari europei del PPE, ha comunicato, per conto del Presidente del Consiglio, che nel mese di ottobre il Governo italiano varerà la riforma delle professioni.

Sempre sul tema delle elevate professionalità il vice presidente della Commissione Europea e responsabile della giustizia Jacques Barrot ha comunicato ieri nell'incontro, al Parlamento Europeo, con i Consiglieri del CESE, Comitato Economico e Sociale Europea,  che la Commissione Europea approverà entro maggio prossimo la direttiva sulle "Carte Blu" poiché sono stati superati tutti i nodi. La Direttiva consentirà ai professionisti con elevate professionalità, cittadini di Paesi Terzi, di lavorare e portare le loro competenze, temporaneamente, in Europa e rientrare poi nei Paesi di origine in una logica di "migrazione circolare" del sapere.

"Siamo pronti e disponibili a lavorare con questo Governo - dichiara Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni - ad una riforma delle professioni libera da ideologie e pregiudiziali nei confronti delle professioni intellettuali e illuminata dai suggerimenti che ci stanno arrivando da questa profonda crisi economica. E' importante che questo annuncio sia fatto a nome della Presidenza del Consiglio, perché cominciavamo a temere che nell'agenda del Governo le professioni non ci fossero piů. La prossima riforma dovrà aprirsi allo scenario economico-finanziario e toccare i nodi cruciali del settore: disciplinare le società tra professionisti, dare alle professioni un inquadramento giuridico proprio senza sovrapporle alle imprese. Il professionista - conclude il Presidente di Confprofessioni a cui aderisce Anmvi- deve essere riconosciuto come soggetto economico in diritto di ricevere agevolazioni ed incentivi".

fonte ANMVIOGGI

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